Forlì – ex Collegio Aeronautico “Bruno Mussolini” (5)

Modificati i mosaici nel 1951

Noto il fatto che all’interno dell’ex Collegio Aeronautico vi sia un ciclo musivo che narra della storia del volo partendo da Dedalo che per fuggire dal labirinto di Cnosso costruì le mitiche ali ricoperte di cera ma, si sa, il figlio Icaro, segregato anche lui nel labirinto, volò così in alto che il sole sciolse la cera e finì per precipitare in mare che da lui prese il nome. Il ciclo poi assaggia il genio di Leonardo e ripercorre le vicende dei precursori e sperimentatori dei primi attrezzi per tentare il volo passando per gli aerostati, il volo a vela, i dirigibili, il volo a motore e i successivi successi dell’aeronautica italiana. I pannelli sono bicromi, a memoria dei mosaici romani, costituiti da tessere di marmo nero Apuano e bianco Botticino, ad eccezione dei tre sorci, in marmo verde, che ricordano il fregio che ornava i trimotori Savoia Marchetti S.M. 79 del 12° Stormo da bombardamento e famosi in tutto il mondo per i loro raid.

Il ricco ciclo decorativo, unico al mondo per genere, sappiamo essere stato ideato dall’artista viterbese Angelo Canevari e i mosaici furono realizzati “a rovescio”, ovvero col metodo indiretto, su carta della ditta Luigi Rimassa di Roma e assemblati dalle sapienti mani dei tecnici della Scuola di Spilimbergo. Ricordiamo ancora che l’edifico che contiene i mosaici fu progetto dall’ing. arch. Cesare Valle di Roma e l’inizio lavori avvenne nel 1936 e nel 1938 si vide il completamento dell’ala che affaccia su viale Roma. Nel 1939 Valle presentò una richiesta di licenza per ampliare l’edificio per poi essere completato nel 1940 e avviato ad ospitare “… 300 allievi, con 18 insegnanti,8 istruttori della G.I.L., 6 tra ufficiali e Sottufficiali della R. Aeronautica, 7 impiegati, 30 avieri e 70 famigli. Un complesso, quindi, di 440 persone tra le quali 380 circa con alloggio e vitto nell’interno del Collegio. …” (dalla rivista Architettura, n° 12 dicembre 1942).

Nel dopoguerra il collegio fu dismesso e, risolti i danni di guerra, nel 1951 vide una serie di opere interne che, in parte, ne trasformò gli spazi per ospitare cinque diverse scuole (vedi blog precedente: Forlì – ex Collegio Aeronautico “Bruno Mussolini” (2) – Il Salone del rapporto). Una relazione reperita all’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, sempre del 1951, descrive il “… Restauro ai mosaici in marmo.” eseguito dalla ditta Zavagno Armando di Forlì, come confermato dalla relativa fattura.

Approfondendo la ricerca, verificando sul posto più volte, è risultato che più che di un vero e proprio restauro, l’intervento si riferisce ad una vera e propria modifica di alcune parti del mosaico allo scopo di defascistizzare il ciclo musivo eliminando diversi fasci littori.

Le recenti foto e il foto-confronto lo dimostrano ampiamente; non sappiamo perché la coppia di fasci littori a fianco dell’effige a Bruno Mussolini non furono eliminati ma sappiamo che in quella zona fu eretto un muro di separazione per cui quel pannello era inaccessibile dal quadriportico.